Cosa fa?
Argo è un progetto open source pensato per aumentare l'autonomia dei nuotatori con disabilità visiva, al fine di segnalare la virata e l'orientamento in vasca tramite vibrazioni differenti.
La tua ispirazione
Le persone affette da disabilità si affacciano sempre più al mondo del nuoto adattato visti i suoi numerosi vantaggi. Attualmente il modo di comunicare con i nuotatori non vedenti durante la loro attività è molto rudimentale o difficilmente accessibile, quindi è utile rispondere a questa esigenza con una tecnologia alla portata di chiunque indipendentemente dal proprio status socio-economico. Argo prende spunto da un progetto open source chiamato “Nemo”, presente all’interno del database di Posta Project.
Come funziona?
Oltre al dispositivo indossabile, da agganciare agli occhialini da nuoto, Argo si configura come un contenitore portatile composto da tre elementi: una stazione di ricarica wireless che funge anche da custodia per il dispositivo indossabile e due apparecchi gemelli contenenti il laser e il sensore da collocare sul bordo della piscina. Il dispositivo indossabile comunica con il nuotatore attraverso tre piccoli motori a vibrazione contenuti in una apparecchio dalla forma ergonomica da agganciare ai normali occhialini da nuoto e fissato sul retro della nuca. Un laser e una fotocellula da collocare sui bordi opposti della piscina rilevano i movimenti del nuotatore e lo aiutano nell’orientamento lungo il rettilineo della corsia, avvisandolo all’approssimarsi del bordo della piscina.
Processo di progettazione
Il processo di progettazione ha visto una prima fase di dialogo con una nuotatrice non vedente, dopo la quale è stato possibile evincere diversi aspetti critici della sua attività sportiva: il confronto con l'atleta, e successivamente anche con il suo coach, è stato costante e fondamentale per tutto il resto della fase progettuale per comprendere i vincoli e le potenzialità da considerare al fine di arrivare in modo efficace alla soluzione più ottimale. Il risultato è stato un dispositivo compatto e funzionale, con materiali reperibili sul mercato così che l'utente avesse la possibilità di realizzare (e personalizzare) il proprio dispositivo in autonomia: dalla stampa 3D per la scocca portante, al silicone per la cover protettiva impermeabile, fino alla tecnologia di Arduino, i processi da mettere in pratica per comporre Argo sono stati pensati per essere più semplici possibili e chiari, anche grazie ad una parte comunicativa efficiente, ovvero un libretto per la realizzazione, un manuale d'uso a grandi caratteri e un manuale d'uso in braille. Oltre all'oggetto indossabile, Argo è composto da tre box che, se impilate, formano allo stesso tempo il packaging del prodotto e ricarica wireless per il dispositivo.
In che modo è differente?
A differenza dei prodotti attualmente presenti sul mercato, Argo si distingue prima di tutto per la sua accessibilità e facile realizzazione, essendo un progetto open source. In secondo luogo, oltre a segnalare la fine della corsia con un sensore ad ultrasuoni, è capace di comunicare al nuotatore anche il suo orientamento grazie ad un sistema di segnalazione composto da due laser e due fotocellule che percepiscono l'interruzione del segnale luminoso e quindi della presenza di un'ostacolo, nonché il corpo del nuotatore, che così da avvisarlo di allontanarsi dai galleggianti per evitare lesioni.
Progetti per il futuro
Argo nasce da un progetto presente sulla piattaforma di tecnologie open source POSTA Project e, essendo anch'esso un prodotto open source, è presente sulla medesima piattaforma. Avendo messo a disposizione di tutti questo progetto, ci auguriamo che possa essere implementato e quindi migliorato da chiunque abbia voglia di cimentarsi in questo campo pieno di stimoli e soddisfazioni.
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